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Palazzo Capodiferro poi Spada (Abitazione del Cardinale Paolo Sfondrato - 1618). Acquaforte, 1690, A. Specchi.
Palazzo Capodiferro poi Spada. Acquaforte, A. Specchi, 1690
(Abitazione del Cardinale Paolo Sfondrato - 1618)

Nasce nel lontano 1988, su iniziativa di Luigi Spezzaferro e Alessandro Giammaria, il progetto di un archivio informatico in cui accogliere un numero considerevole di inventari relativi al XVII secolo contenenti collezioni d'arte, raccolte di strumenti scientifici, curiosità e reperti archeologici, oltre che oggetti di uso quotidiano.

L'elaborazione di tali documenti, individuati da Luigi Spezzaferro nel corso delle sue ricerche negli archivi romani, si è protratta a fasi alterne per circa quindici anni, con la consulenza della Scuola Normale Superiore di Pisa.

Già nel 2003 l'archivio raccoglieva 53 inventari post-mortem, ripartiti in tutto l'arco del Seicento, rappresentativi di una vasta area socio-culturale che va dal barbitonsore all'uomo di cultura, al cardinale, distribuiti in 10837 schede, 1800 delle quali contenenti gruppi eterogenei di oggetti; nelle rimanenti, sono state trattate singolarmente opere di pittura, scultura e grafica, con un costante rispetto della fonte documentaria, sempre presente accanto alla sua normalizzazione.

Da questo database, sono state estratte le fonti documentarie e una serie di indici per una pubblicazione che attendeva anche un saggio complessivo di Luigi Spezzaferro sul collezionismo. La sua scomparsa ha però interrotto sia il progetto che la stesura del saggio, di cui è stato recentemente recuperato un inizio, già abbastanza ben definito e che delinea chiaramente la direzione e i metodi di indagine.

La disponibilità della Scuola Normale Superiore di Pisa, attraverso il sostegno di Salvatore Settis, di Paola Barocchi e dell'impegno editoriale di Umberto Parrini, permette ora la pubblicazione delle fonti documentarie e degli indici in editoria tradizionale, e dell'intera banca dati nel presente sito, il quale, mentre consegna i risultati del lavoro alla fruizione generale e ne permette un'agevole consultazione moltiplicando le possibilità di ricerca, rilancia anche il "progetto Spezzaferro".

Il sito si propone quale punto d'incontro fra quanti vorranno collaborare allo sviluppo della banca dati e al suo arricchimento con testi, segnalazioni e osservazioni.